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Nome ufficiale   

Repubblica dell'Unione

del Myanmar

 

Lingua ufficiale

Birmano



Capitale  

Naypyidaw (925.000 ab. / 2009)


Forma di governo
Repubblica presidenziale



Capo di Stato

Thein Sein



Indipendenza                 

4 gennaio 1948

(dal Regno Unito)



Ingresso nell'ONU             

19 aprile 1948



Superficie                 

676.578 km²



Popolazione  

61.120.000 ab. (24º)



Densità                         

73,9 ab./km²

 

Fuso orario

UTC + 6:30



Valuta

                    
Kyat




Religione
                   

Buddisti 89%, Cristiani 4% 

(Battisti  3%, Cattolici 1%),

Musulmani 4%, Animisti 1%,

altri 2% (per lo più induisti)

 


Elettricità                  

220V/50Hz

 


Presa

Spina di tipo americano e/o

europeo

 

Prefisso

+95



Internet TLD                   

.mm


2_Pagodas


Bawbawgyi,_Pyay



Pagodas_in_Inle



Festa_del_novizio



 Kinnari_Kinnara_Dance_in_Myanmar



Padaung_girls_in_Myanmar




 






   Il Myanmar è un paese che si trova lungo la costa orientale del golfo del Bengala e del mar delle Andamane, nel sud-est asiatico. Il Paese si estende su una superficie di quasi 677.000 chilometri quadrati (261.228 miglia quadrate).  E' il paese più grande della regione del sud-est asiatico, situato tra 9°30' e 28° 30' N latitudine e 92° 10' e 101° 10' E longitudine, confina con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia.

   La denominazione Birmania (dal 21 ottobre 2010 ufficialmente Repubblica dell'Unione del Myanmar) deriva dal nome dello stato in lingua locale colloquiale, legato all'etnia maggioritaria dei Bamar. Solo nel 1989 il nuovo nome Myanmar  venne imposto dalla giunta militare soppiantando quello precedente di Birmania, nome ufficiale dal 1948 al 1989, come avvenne per Rangoon, ora Yangon.

   Il 27 marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana,  ufficialmente rinominata "Naypyidaw", cioè "sede dei re".

   La Repubblica dell'Unione di Myanmar ha adottato una nuova bandiera nazionale il 21 ottobre 2010,  per sostituire quella della repubblica socialista in uso fin dal 1974. La nuova bandiera è stata introdotta insieme alle modifiche al nome ufficiale del paese e all'inno nazionale, oltre ad  una nuova Costituzione,  precedente alle elezioni generali tenutesi a novembre 2010.

Myanmar_New_flag

La bandiera ha tre strisce orizzontali di colore giallo, verde e rosso, con una stella bianca a cinque punte nel mezzo. 
I tre colori delle strisce vogliono simboleggiare la solidarietà, la pace e la tranquillità, il coraggio e la risolutezza.


CLIMA

   In generale, in Myanmar si considerano 3 stagioni:
- Stagione Fredda: da ottobre a febbraio (temperatura media 20-24° C)
- Stagione Calda: da marzo a maggio (temperatura media 30-35° C)
- Stagione delle piogge: da giugno a settembre (temperatura media 25-30° C)

   Il Myanmar può comunque essere visitato durante tutto l'anno, indipendente- mente dalla stagione. Anche durante la stagione umida, mentre Yangon riceve frequenti piogge, le precipitazioni a Bagan e Mandalay al contrario sono molto basse. Il clima intorno al Lago Inle e nello Stato Shan meridionale è di solito gradevole tutto l'anno, ma freddo durante le notti da dicembre a febbraio.

RELIGIONE

   Il buddismo theravada è la religione dominante. Esistono altre religioni minoritarie, comprendenti il cristianesimo, l'islam e l'induismo.

CULTURA

   Il Myanmar è situato fra due nazioni culle di civiltà millenarie, pieni di storia e di fascino, come India e Cina. La cultura del paese ha subito in gran parte pesanti influenze indiane, che si sono intrecciate con tradizioni locali e influenze cinesi. Nonostante ciò, il paese ha sviluppato una propria identità e una propria cultura, che lo rendono oggi unico e inconfondibile.

LA POPOLAZIONE

   La popolazione del Myanmar è il prodotto della combinazione di tre grandi migrazioni: Tibeto-Birmani, Sino-Thailandesi e Mon-Khmer. Il Myanmar ospita anche numerosi gruppi di minoranze etniche con proprie culture distinte, che convivono da tempi lontani. In generale, le divisioni amministrative all'interno del paese sono popolate dall'etnia Bamar, mentre i singoli stati sono dominati dalle rispettive minoranze etniche. Secondo l'ultimo censimento del 2010, il Myanmar ha una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, più del 69% dei quali sono birmani, il resto è suddiviso tra Kachin, Kayah, Kayin, Chin, Mon, Rakhine e Shan. La maggioranza dei birmani sono persone incredibilmente cordiali e gentili, e faranno del loro meglio per farvi sentire i benvenuti nel loro paese. 

UN PO' DI STORIA

   I primi insediamenti umani nella regione birmana risalgono a circa 13.000 anni fa. Tuttavia, il primo popolo civilizzato ad aver abitato le sponde del fiume Irrawaddy fu quello dei Mon, probabilmente nel 3000 a.C. Nel I secolo a.C. questa zona venne abitata dai Pyu, una popolazione dedita al commercio con Cina e India, il cui predominio durò fino alla metà del IX secolo.

   I Birmani, o Bamar, cominciarono a migrare dal Tibet verso la valle dell'Irrawaddy nel IX secolo. Nell'anno 849 stabilirono un regno potente con capitale Bagan, chiamato comunemente primo impero birmano. Verso la fine del Duecento i Mongoli invasero il regno, ma nel 1364 i Birmani lo ristabilirono ad Ava, che venne a sua volta saccheggiata dagli Shan nel 1527. 

   Nel frattempo, i Mon si erano ristabiliti a Pegu (Bago), divenuta un importante centro commerciale e religioso.

    Molti Birmani fuggiti da Ava migrarono a Toungoo, dove nel 1531 fondarono il regno di Toungoo sotto il comando di re Tabinshwehti, che riunificò la Birmania dando vita al secondo impero birmano. La ribellione interna dei Mon, aiutati dai francesi, condusse al crollo del regno nel 1752.

   Una nuova dinastia, quella dei Konbaung, riprese ben presto il controllo del paese. Il capo del piccolo villaggio di Konbaung, Alaungpaya, nel 1759 riunificò il paese costituendo così il terzo impero birmano. Sotto questa dinastia la Birmania arrivò anche ad occupare il Siam, ma la Dinastia Qing della Cina, spaventata dall’espansione birmana, tentò di invaderla quattro volte dal 1766 al 1769, ma senza successo. L'impegno sostenuto per respingere le invasioni cinesi portò alla perdita del controllo del Siam. Dopo le guerre Anglo-Birmane del XIX secolo la Birmania sconfitta divenne una provincia dell'India britannica con capitale Rangoon.

   Nei decenni precedenti la seconda guerra mondiale nacque e si sviluppò, soprattutto fra gli studenti universitari, un movimento per l’indipendenza che, a guerra iniziata, si alleò con i giapponesi contro l’impero britannico.

Il neonato esercito birmano (guidato dal generale Aung San) insieme a quello del Giappone sconfissero gli inglesi e nel 1942 i britannici furono espulsi dalla maggior parte del territorio. Tuttavia, i giapponesi si comportarono ben presto come una potenza imperialista, e l’AFPFL (Lega Libera delle Persone Antifasciste), guidata sempre dal generale Aung San, fu costretta a richiedere aiuto all’Inghilterra. I giapponesi furono cacciati dalla Birmania nel maggio 1945, e il paese tornò in mano britannica.

   I negoziati per l'indipendenza si conclusero con successo il 27 gennaio 1947.  Ma il 19 luglio 1947 (ancora oggi celebrato come “giorno dei martiri”) Aung San ed alcuni suoi compagni vennero assassinati da rivali politici.

Il 4 gennaio 1948 la nazione divenne una repubblica indipendente, conosciuta come Unione della Birmania.

   La figlia del generale Aung San, Daw Aung San Suu Kyi, rientrò in Birmania nell'anno 1988 fondando un nuovo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia. Da allora si batte per instaurare un regime democratico nel paese. Per i suoi sforzi e per la scelta della "non violenza" è stata insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1991.

   Da segnalare inoltre che nel 1961 un birmano, U Thant, venne eletto segretario generale dell'ONU; era il primo presidente non occidentale a dirigere l'organizzazione internazionale.

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Per approfondire: Storia della Birmania


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